Il programma

Edizione 2025

CATEGORIA E
E1 Cori scolastici Scuola Primaria
E2 Cori scolastici Scuola Secondaria di 1° grado

Teatro Da Ponte, Venerdì 23 Maggio 2025

ore 17:00

E1.1 Coro Piccoli cantori Padre Médaille | Pinerolo (TO)

Fabio Banchio, pianoforte
Andrea Luongo, percussioni
Diego Vasserot, tromba e flicorno
Elisabetta Giai, direttore

Filastrocche per… toccare il cielo

  • T. Visioli (1957) Filastrocca dell’altro ieri
  • N. Conci (1939) Girotondo
  • T.E. Gummesson (1930) Singing all together
  • Popolare La monferrina
  • L. Perini L’altalena
  • M. Lanaro (1957) Blu
  • E. Botbol (1954-2018) Gam Gam

Il programma propone un equilibrio ideale tra canti ad una voce e polifonici, con un uso prevalente della lingua italiana, scelta motivata dalla giovane età dei cantori. L’obiettivo principale è far conoscere ai bambini una pluralità di prospettive musicali, mantenendo alto il livello di attenzione, soprattutto considerando che le prove si svolgono al termine di una normale giornata scolastica. Per questo motivo, il programma comprende brani stilisticamente variegati e didatticamente stimolanti. Ad esempio, Singing all together unisce il fraseggio jazz alla body percussion, offrendo un’esperienza coinvolgente e dinamica; Girotondo introduce in modo semplice la scrittura contrappuntistica, mentre Blu si distingue per la sua ricchezza armonica.
Accanto all’intensa attività concertistica, spesso legata a eventi benefici, il coro ha intrapreso un’importante produzione discografica in lingua piemontese, contribuendo così alla valorizzazione del patrimonio linguistico locale.

ore 17:20

E2.1 Coro Giulio Alessandrini | Civezzano (TN)

Claudio Vadagnini, direttore

Prospettive attorno alle guerre

  • G. Bizet (1838-1875) Coro di monelli da Carmen
  • E.A. Mario (1884-1961) La leggenda del Piave
  • Popolare, elab. P. Hölzl (1920-2010) Monte Canino
  • E. Knauf (1895-1944), W Bochmann (1900-1933), F. Sartori (1892-1965), Arr. C.Vadagnini (1974) Canzone di nostalgia
  • A. Califano (1870-1919), E. Cannio (1874-1949) ‘O surdato ‘nnammurato

24 maggio 2025 – 24 maggio 1915, cosa è cambiato? A 110 anni meno un giorno di distanza dall’entrata in guerra dell’Italia, in uno dei luoghi iconici della Grande Guerra, vogliamo portare punti di vista differenti attraverso brani fra i più famosi di vari repertori (dal popolare al lirico). Visioni che mettono in gioco gli aspetti dell’animo umano e che rendono universale il pensiero comune verso un profondo desiderio di pace.
La guerra per gioco con il Coro dei Monelli da Carmen di Georges Bizet, la retorica cantata con La canzone del Piave di E. A. Mario, verso il fronte con Monte Canino e due brani che, in entrambi i casi parlano dell’umanità del soldato in trincea, comunque in entrambi gli schieramenti: Canzone di Nostalgia (Heimat deine Sterne) e ’O Surrdato ‘Nnammurato, pilastro della canzone napoletana.

ore 17:40

E2.2 Coro del Pinguino Comprensivo | Volterra (PI)

Carla Talamini, pianoforte
Michele Bracciali, direttore

Un Pop d’America…

  • Jh. Stephens, T. Gad, arr. R. Emerson All of me
  • G. Gilpin (1964) Whisper
  • C. Bayer Sager, B. Bacharach, G. Gilpin (1964) That’s what friends are for
  • L. Cohen (1934-2016), arr. R. Emerson Halleluja
  • T. Riggenson, arr, A, Beck 1, 2, 3, 4
  • E. Clapton (1945), W. Jennings (1944-1924), arr. R. Emerson Tears in heaven

Il programma è composto da brani di musica Pop, arrangiati e scritti da tre tra i più noti arrangiatori e rispettati compositori di musica corale americana quali Roger Emerson, Greg Gilpin e Andy Beck.
Il sistema corale americano è estremamente variegato e ben strutturato soprattutto per quanto riguarda cori scolastici e universitari. I tre compositori hanno scritto e creato molti arrangiamenti pensati proprio per cori scolastici e giovanili rendendo accessibili molti successi Pop per cori di ogni livello.
Un Pop d’America è un viaggio emozionante attraverso alcune delle melodie più belle della musica Pop internazionale, l’uso di melodie accattivanti e ritmi coinvolgenti catturano i giovani coristi permettendo loro di avvicinarsi alla musica corale con un genere a loro sicuramente più conosciuto. La musica Pop non è solo intrattenimento: è racconto, è connessione, è emozione.

ore 18:00

E2.3 Cosmo Coro | Vittorio Veneto (TV)

Mariagrazia Marcon, direttore

Il Regno del Nonsense

  • B. Britten (1913 – 1976) Old Abram Brown
  • Elab. A. Basevi (1957) Az der Rebe zingt
  • Arr. J. Alexander Wellerman
  • D. Nasti Ostinato nonsense

Storie vere o di fantasia? Personaggi reali o fantasmi della nostra immaginazione? Benvenuti in un mondo dove la logica si ritira e la fantasia prende il comando. Vi accompagneremo in un viaggio nel regno del nonsense, fatto di parole strambe, storie senza regole e melodie che danzano col caos. Nel nonsense, spesso si nasconde una bellezza pura.
Il viaggio inizia con il Vecchio signor Abramo marrone (Old Abraham Brown) un brano che racconta di un uomo bizzarro, con suoni e parole che si rincorrono in un gioco musicale che va oltre la storia stessa. La ripetizione e il ritmo crescente mostrano come nel nonsense non serva capire: basta lasciarsi trasportare.
Segue il rabbino: Az der Rebbe Zingt, dove il canto ripetitivo del rebbe crea una magia fatta di variazioni impercettibili, dimostrando che non sempre serve un senso per divertirsi.
Poi Wellerman, una canzone marinaresca dall’attesa infinita, che con il suo ritornello ciclico ci fa sorridere ogni volta. Il programma si conclude con Ostinato Nonsense, un’esplosione di suoni, parole e body percussion che celebra il gioco e l’allegria, invitandoci a vivere la leggerezza senza prenderci troppo sul serio.

Prenota il tuo posto gratuito in teatro

CATEGORIA C
Canto polifonico di ispirazione popolare

Teatro Da Ponte, Sabato 24 Maggio 2025

ore 17:00

C1 Coro Conegliano | Conegliano (TV)

Diego Tomasi, direttore

Ricordi dal passato

  • Arr. A. Mascagni (1917-20004) In cil e je une stele
  • Arr. F. Gervasi (1929-1986) Peregrinazioni lagunarie
  • Elab. P. Bon (1940-2016) Piccola suite infantile
  • Elab. E. Casagrande (1924-1991) Lassù sulle colline del Piemonte
  • G. Valle (1968) Stagioni di pace

Il ricordo è un intreccio di esperienze, emozioni e sensazioni che il nostro cervello custodisce nel tempo. È il desiderio di tornare con la mente a luoghi, momenti o stati d’animo vissuti, che ci hanno toccato profondamente e lasciato un segno. Grazie alla forza del ricordo, quegli attimi prendono nuova vita nel presente, illuminando il nostro cuore e la nostra mente.
Questo è il filo che unisce i nostri canti. Ogni melodia e parola ci riportano a momenti speciali, creando un ponte tra passato e presente. È il ricordo di una persona amata che rivediamo in una stella luminosa nel cielo, di un luogo caro che rappresenta la nostra città d’origine e appartenenza. Risuonano i giochi d’infanzia in un vivace e “chiassoso” cortile di un borgo di paese, così come il sacrificio di uomini e donne che, con impegno e dedizione, ci hanno donato la possibilità di vivere il nostro presente.
Ricordare non è solo memoria, ma un modo per rendere omaggio al passato, sperando che questo ci ispiri pace e serenità, mantenendo vivo il valore del non dimenticare.

ore 17:20

C2 Coro Vogliam cantare | Trento

Maria Cortelletti, direttore

Voci in montagna

  • G. Bussoli, elab. M. Lanaro (1957) Inno al Trentino
  • Arr. S. Filippi (1958) Valderì, valderà
  • G. Bregani (1930-1987), arm. M. Culmone (1986) Montagne addio
  • T. Ortelli (1904-2000), L. Pigarelli (1875-1964), elab. M. Culmone (1986) La montanara
  • L. Pigarelli (1875-1964), arm. M. Culmone (1986) La Paganella

Il progetto corale Voci in Montagna nasce con l’intento di valorizzare il patrimonio musicale popolare trentino, offrendo una lettura fresca e coinvolgente attraverso il canto di un coro giovanile misto.
Il programma comprende brani iconici come Inno al Trentino, Valderí Valderá, Montagne addio, La Montanara e La Paganella, tutti arrangiati e armonizzati su commissione appositamente per la nostra formazione.
Ogni pezzo viene reinterpretato con armonizzazioni pensate per esaltare le caratteristiche vocali di un coro giovane, cercando di esprimere l’emotività e la vivacità dei temi trattati.
L’obiettivo è sensibilizzare i giovani partecipanti e il pubblico al valore della tradizione popolare, creando un’atmosfera di condivisione e riflessione, senza rinunciare all’entusiasmo e alla freschezza dell’interpretazione. Un progetto che celebra l’identità del Trentino e l’energia dei suoi giovani.

ore 17:40

C3 Gruppo vocale Vihar | Trieste

Mirko Ferlan, direttore

I nostri canti, le nostre lingue

  • Elab. P. Quaggiato (1983) Kambrca
  • Elab. P. Merkù (1927-2014) Zeleni Polog
  • Elab. H. Lavrenčič (1962-2024) Kje so tiste stezice
  • Elab. A. Čopi (1974) Tri Hudomune iz istre
  • Mula Jole
  • Sula riva del mare
  • Elab. M. Sofiaopulo (1952-2014) L’ài domandade di sàbide

Il Friuli Venezia Giulia, terra di confine e incontro, è una realtà in cui il confine stesso unisce e plasma diverse culture etniche, linguistiche e musicali. Questa ricchezza culturale ha attirato l’attenzione di valenti etnomusicologi e si riflette nel vasto repertorio di canti popolari della nostra regione. Le elaborazioni corali di questi canti possono essere semplici, per mantenere la purezza della melodia, o più complesse, in stili compositivi personali. Molti compositori hanno raggiunto alti livelli artistici, portando la nostra tradizione nel mondo.
Le lingue e i dialetti regionali caratterizzano i canti popolari, accomunati dal legame profondo tra uomo e territorio: amore, natura e guerre, in particolare la Grande Guerra, che ha segnato indelebilmente la nostra terra. Ciò che un tempo divideva oggi è una ricchezza: un messaggio di pace e un patrimonio da preservare. Quest’anno, con Gorizia e Nova Gorica capitali della cultura europea, la regione Friuli Venezia Giulia riafferma il valore della diversità che unisce.

ore 18:00

C4 Coro Farthan | Marzabotto (BO)

Anna Palumbo, fisarmonica
Antonio Stragapede, chitarra e mandolino
Elide Melchioni, direttore

Dal canto delle Mondine a Donna, Vita Libertà: 80 anni di resistenza al femminile

  • Elab. G. Vacchi (1931-2008), E. Melchioni (1970) Alla mattina / Bella ciao
  • Trascr. E. Melchioni (1970) Fimmene fimmene
  • Arr. E. Melchioni (1970) Cu ti lu dissi
  • Elab. E. Melchioni (1970) Donna vita libertà
  • Canto della pace

Cosa significa oggi Liberazione? Che declinazione possiamo dare nel nostro presente a questa data fondativa per la storia nazionale? Tante domande per un programma ispirato ai temi della Pace e che attraverso il fil rouge del canto di tradizione orale al femminile dà voce al lungo viaggio dei diritti umani, a partire proprio dalla Liberazione.
Dai canti delle Mondariso da cui nasce Bella ciao – divenuto tra i più noti brani di resistenza al mondo – alle voci alla stisa delle Tabacchine salentine del dopoguerra; dalla lenta ma inesorabile emancipazione da patriarcato e sottomissione femminile alla voce negata e coraggiosa delle donne iraniane di oggi. Ottant’anni legati da un intreccio di voci: dietro di noi dittatura e guerra civile davanti a noi la forte richiesta di Pace in arabo, yddysh e rom che ci riporta alla complessità del nostro presente, in costante equilibrio tra la democrazia ed il mai sopito riaffacciarsi di pericolosi autoritarismi. Buon compleanno cara Liberazione!

ore 18:20

C5 Coro femminile Punto Musica | Dolianova (SU)

Lucia Porceddu, direttore

La libertà che canta il popolo

  • Arr. G. Malatesta (1926-1921), arr. L. Porceddu (1990) Bella ciao
  • P.A. Bertoli (1942-2002), arr. L. Porceddu (1990) Spunta la luna dal monte
  • G. Rachel (1858-1937), arm. L. Porceddu (1990) No potho reposare
  • P. Attaingnant (1494-1552), arr. L. Porceddu (1990) Tourdion

Il titolo del progetto rende omaggio al celebre dipinto di Eugène Delacroix, richiamando i temi presenti nei quattro brani proposti e il legame con il Romanticismo, movimento di cui l’artista fu esponente. Il riferimento non è solo al quadro, ma anche al senso di fantasia, sogno e passione che caratterizza la corrente romantica.
Il percorso musicale si apre con Bella ciao, emblema della Resistenza e simbolo universale di libertà. Segue Spunta la luna dal monte, che esprime speranza e desiderio di riscatto, offrendo una prospettiva di rinascita. Il terzo brano, No potho reposare, rievoca il dolore di un addio tra innamorati in tempo di guerra, intrecciando sentimenti personali e collettivi. Infine, Tourdion chiude il percorso con un inno alla vita, all’unione e alla necessità di esorcizzare i conflitti attraverso il canto e la convivialità.
La libertà, dunque, canta il popolo e da esso viene cantata, come faro e ideale romantico, capace di ispirare sogni e passioni, unendo passato e presente.

Prenota il tuo posto gratuito in teatro

Pieve di Sant’Andrea di Bigonzo

ore 21:00
Concerto straordinario

Coro Sibi Consoni | Genova

Ingresso gratuito

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CATEGORIA D

Vocal pop-jazz, gospel e spiritual

Teatro Da Ponte, Domenica 25 Maggio 2025

ore 10:00

D1 Gli sconcertati | Vittorio Veneto (TV)

Lorenzo Tonon, pianoforte
Alberto Mazzer, percussioni
Andrea Mazzer, direttore

Il viaggio della vita: armonie di rinascita

  • E. Toffoli (1977), arr. A. Mazzer (1981) Una poesia anche per te
  • C. Martin (1977), arr. G.C.H. Chung Fix you
  • Imagine Dragons, arr. I. Bellucci (1978), Believer
  • B. Pasek, J. Paul, arr. J. MacMillan (1985) From now on

La musica evoca e accompagna le emozioni nel viaggio della vita, trasforma le voci in forza collettiva e i suoni in energia pura. Il nostro è un percorso musicale che intreccia quattro brani straordinari, ciascuno dei quali custodisce un messaggio profondo: ricordo, conforto, determinazione e riscatto.
Si apre con Una poesia anche per te, una dichiarazione d’amore verso chi non c’è più, ma è stato così importante da aver lasciato in noi un segno indelebile. Fix You, parte dal dolore lacerante della perdita e approda al conforto perché, proprio nei momenti più bui irrompe la luce che ci guida verso chi sa accoglierci e accudirci, verso chi è “casa”. Believer sprigiona un’energia esplosiva, la stessa che nasce quando il dolore si trasforma in forza e determinazione. Infine, con From now on, giunge il momento del riscatto, della consapevolezza: un invito a riscoprire sé stessi, ripartire dai giusti valori, riconoscere e dare priorità alle persone che contano davvero, guardando avanti con coraggio.

ore 10:20

D2 One Soul Project | Brescia

Elisa Rovida, direttore

Evolution

  • M. Hogan (1957-2003) Hear my prayer
  • Arr. L. Shakley (1956) Go down Moses
  • J. Althouse (1951) Good news!
  • R. Dilworth (1970) Freedom train

Le tradizioni rappresentano le fondamenta su cui si costruisce la contemporaneità: senza storia non può esserci futuro. In questo senso, il progetto Evolution si propone come una vera e propria vetrina del suono, un luogo ideale in cui convivono passato e presente, memoria e innovazione.
Il suono delle voci del Gospel tradizionale, nel corso del tempo, ha subito una profonda trasformazione, evolvendosi sia nella timbrica che nell’emissione vocale, così come nel ritmo e nelle modalità espressive. Questo processo di cambiamento ha inevitabilmente influenzato anche la scrittura musicale e lo stile interpretativo, creando nuove forme sonore che affondano le radici nelle tradizioni più antiche.
Questo progetto propone brani che spaziano da composizioni legate alle forme più tradizionali del Gospel a spiritual rivisitati con arrangiamenti moderni e originali. Si passa dai testi biblici cantati in modo innovativo a brani inediti che, pur veicolando nuovi messaggi, restano ancorati a radici profonde e antiche.
Evolution non è solo un viaggio sonoro, ma anche un’esperienza di continuità culturale, in cui la tradizione incontra l’innovazione, dando vita a nuove espressioni musicali che mantengono intatto il cuore pulsante del Gospel.

ore 10:40

D3 Coro Nuova Armonia | Chiari (BS)

Diego Gordi, Andrea Manenti, pianoforte
Luigi Mazzocchi, direttore

Voci di donne nel magico mondo di suoni e colori

  • J.Hatfield (1963), arr. M. Thiel Nothing else matters
  • P. Simon (1941) arr. Pentatonix The sound of silence
  • Popolare, arr. G. Gilpin (1964) The water is wide
  • G. Gershwin (1898-1937), I. Gershwin (1896-1983) I got rhythm
  • J. Papoulis (1960) Sih’r Khalaq

Viviamo nel caos, nel rumore di porte che sbattono e silenzi che uccidono (The Sound of Silence). A volte preferiamo dimenticare, altre non vedere perché affaccendati a rincorrere attimi che incedono troppo rapidamente o forse perché distratti dal superfluo a cui consentiamo di travalicare (Nothing Else Matters).
Filo conduttore della proposta è la Magia, una forza che pervade la nostra interiorità e trasforma tutto ciò che tocca. Trasportati in questo percorso dalla Musica, attraversiamo mondi straordinari su acque talvolta burrascose (The Water is Wide) ma che ci conducono verso orizzonti imperscrutabili. L’incontro con la musica ci porta anche il desiderio di sprigionare le nostre energie attraverso il frenetico I got rhythm per proiettarci verso la potenza della magia creativa (Sih’r khalaq).
Le 40 donne del Coro Nuova Armonia intendono farsi portavoce dello spirito della Piccola Accademia di musica San Bernardino, che alimenta l’empatia attraverso la travolgente forza emotiva magicamente evocata dalla musica. E allora…let’s go togther in rhythm!

ore 11:00

D4 Corale studentesca Città di Sassari | Sassari

Carlo Morittu, pianoforte
Vincenzo Cossu, direttore

Limba e Sonos: vocal pop dalla Terra dei Giganti

  • G. Marielli (1958), arr. V. Cossu (1978) Sos ojos de sa Jana
  • A. Costa (1943) Badde lontana
  • N. Brundu (1950) Vendetta
  • L. Cohen (1934-2016), arr. A: Cadario (1979) testo V. Cossu (1978) Hallelujah
  • Popolare, arr. V. Cossu (1978) Deus ti salvet Maria

Il programma è un viaggio musicale nel pop in limba, un percorso che svela la vera anima della musica sarda, intrecciando radici profonde e sorprendenti contaminazioni. Si apre con la versione a cappella di Sos ojos de sa Jana, brano tratto dal primo album dei Tazenda, la band etno-rock più celebre d’Italia. A seguire, l’intensa Badde Lontana, ispirata a una storia vera che ha segnato una svolta nella musica dei Bertas, lasciando un’impronta indelebile nella tradizione musicale sarda. Il terzo brano è Vendetta, una canzone resa celebre dal coro sardo di Usini, che racconta l’antica e drammatica realtà del codice della vendetta in Sardegna. A seguire, un tocco di contaminazione e internazionalità, grazie a una versione bilingue (sardo/inglese) di Hallelujah di Leonard Cohen, con testi tradotti da Vincenzo Cossu, creando un ponte tra culture diverse.
Chiude il programma, un ritorno alle origini con il celebre e antico canto sacro Deus ti Salvet Maria, omaggio alla versione indimenticabile di Fabrizio De André.

ore 11:20

D5 Coro femminile Punto Musica | Dolianova (SU)

Alessio Zucca, pianoforte
Lucia Porceddu, direttore

Spe metum tempera

  • Traditional, arr. L. Porceddu (1990) Amazin’ grace
  • K. Jenkins (1944), arr. L. Porceddu (1990) Adiemus
  • Ben E. King (1938-2015), arr. L. Porceddu (1990) Stand by me
  • J. Lennon (1940-1980), arr. L. Porceddu (1990) Imagine
  • J. Bhasker, A. Dost, J. Antonoff, N. Ruess, arr. L. Porceddu (1990) Some nights

Traendo ispirazione dalle Lettere a Lucilio di Seneca, possiamo cogliere il filo conduttore che lega i brani del nostro programma: la speranza che vince la paura. In Amazing Grace, è la grazia divina ad alleviare i timori, mentre in Adiemus le paure si dissolvono attraverso un linguaggio che supera i confini delle lingue, creando connessione e armonia. Questa connessione si trasforma in vicinanza in Stand by Me, dove il sostegno reciproco diventa un rimedio contro l’angoscia. In Imagine, invece, i timori vengono superati attraverso un percorso di trasformazione del mondo in un’unica, pacifica entità. La fine dei contrasti emerge anche in Some Nights, in cui il grido «What do I stand for?» esprime l’angoscia di essere dimenticati e il timore di aver lottato invano, ma lascia intravedere un segreto desiderio di riscatto.
Così, attraverso le parole del Retore, possiamo unire i brani proposti con un messaggio profondo: «Anche se il timore avrà più argomenti, scegli la speranza».

 

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